Le autorità nazionali ed europee stanno intensificando gli sforzi contro il riciclaggio di denaro associato alle criptovalute. Recentemente, si è distintamente manifestata l’operazione che ha portato alla chiusura di Garantex, una piattaforma di scambio di criptovalute con legami alla Russia, accusata di smistare miliardi di dollari per conto di criminali informatici, trafficanti di sostanze stupefacenti e soggetti sotto sanzione.
Dettagli dell’Operazione
In una sinergia tra le autorità tedesche, finlandesi e statunitensi, è stata eseguita una serie di sequestri riguardanti diversi domini legati a Garantex, con oltre 26 milioni di dollari congelati, corrispondenti ad attività di transazioni illecite. Contestualmente, in Germania e Finlandia, sono stati confiscati server utilizzati dalla piattaforma.
Le Accuse Contro i Fondatori
Questa operazione si è svolta in concomitanza con un’inchiesta avviata nel distretto orientale della Virginia nei confronti di Aleksej Besciokov, cittadino lituano residente in Russia, e Aleksandr Mira Serda, russo operante dagli Emirati Arabi Uniti. I due sono accusati di cospirazione per riciclaggio di denaro, e Besciokov affronta ulteriori capi d’accusa per violazione delle sanzioni statunitensi e gestione di un’attività di trasferimento di denaro non autorizzata.
Attività Illecite di Garantex
Secondo le indagini, Garantex ha processato almeno 96 miliardi di dollari in transazioni dal momento della sua nascita, nel 2019. I crimini facilitati dalla piattaforma variano dai pagamenti per ransomware alla vendita di sostanze stupefacenti sul dark web, fino a operazioni finanziarie connesse a organizzazioni terroristiche. Besciokov, in qualità di amministratore tecnico, ha avuto un ruolo chiave nella gestione della piattaforma, mentre Mira Serda, in quanto cofondatore, si occupava delle operazioni commerciali.
Contrasto alle Sanzioni e Strategia di Operatività
I pubblici ministeri hanno sottolineato che i due fondatori avrebbero consapevolmente camuffato attività illecite sulla piattaforma, rendendo più complesse le indagini da parte delle autorità russe e proseguendo le transazioni per soggetti americani, nonostante le sanzioni imposte dall’OFAC nel 2022. Per eludere tali restrizioni, Garantex effettuava spostamenti giornalieri di criptovalute tra vari portafogli, complicando il lavoro di blocco delle transazioni da parte dei team di conformità.
Reazioni e Conseguenze
Erik S. Siebert, procuratore degli Stati Uniti, ha dichiarato: «Garantex fungeva da rifugio per criminali in cerca di riciclare fondi illeciti tramite criptovalute, e questa operazione evidenzia il nostro impegno globale per smantellare tali reti». Nonostante le sanzioni, Garantex ha continuato a operare senza registrarsi presso il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), necessario per gestire servizi monetari negli Stati Uniti. Il 6 marzo, le autorità statunitensi hanno sequestrato tre domini legati a Garantex, reindirizzando i visitatori a un avviso delle forze dell’ordine.
Se condannati, Besciokov e Mira Serda potrebbero affrontare pene di fino a 20 anni di carcere per cospirazione di riciclaggio di denaro, con Besciokov che rischia ulteriori 25 anni per violazioni delle sanzioni e gestione di un’attività di trasferimento di denaro non autorizzata.
Collaborazione Internazionale
L’indagine è stata condotta dall’FBI e dal Servizio segreto degli Stati Uniti, affiancata da Europol e agenzie di enforcement provenienti da Germania, Finlandia, Paesi Bassi ed Estonia. Inoltre, la società di analisi blockchain Elliptic e l’emittente di stablecoin Tether sono state fondamentali per l’identificazione delle transazioni illecite associate a Garantex.
Le accuse nei confronti di Besciokov e Mira Serda rimangono presunzioni e dovranno essere validate in sede legale.