La Sudcorea ha intrapreso un percorso significativo nel rinnovamento delle normative relative al trading di criptovalute, espandendo l’accesso al mercato per alcune istituzioni. Dal 2021, agenzie governative e organizzazioni educative senza scopo di lucro, come le università, hanno ricevuto il permesso di scambiare Bitcoin ed Ethereum in cambio di denaro contante. Questo sviluppo segna un importante cambiamento, poiché le restrizioni imposte nel 2017 iniziano a essere eliminate.
In una fase successiva, è previsto il coinvolgimento di circa 3.500 aziende registrate, incluse quelle pubbliche, in un progetto pilota dedicato al trading di criptovalute. Gli investitori autorizzati secondo la normativa sul mercato dei capitali saranno tra i primi a esplorare questo nuovo ambiente. Si stima che il trading di asset digitali diventi parte integrante delle operazioni già nella seconda metà del 2023.
La Commissione dei Servizi Finanziari (FSC) ha pianificato di istituire un sistema di monitoraggio efficace per salvaguardare i diritti degli investitori. Una squadra unificata, composta da membri del Servizio di Supervisione Finanziaria e delle associazioni bancarie, insieme all’alleanza DAXA, lavorerà per stabilire regole riguardanti il controllo interno e le transazioni nel settore.
Misure contro la manipolazione del mercato
Le autorità di regolamentazione si stanno preparando a concentrarsi sull’evitare la manipolazione del mercato. Una nuova normativa stabilisce che le aziende che investono in prodotti finanziari per un valore minimo di 10 miliardi di won (circa 6,8 milioni di dollari) saranno ammesse al trading di asset digitali. Queste aziende dovranno dimostrare di essere investitori professionisti, mentre le procedure di approvazione saranno più severe per quelle che non rispettano tali requisiti.
La FSC ha in programma di introdurre regolamenti rigorosi per tracciare l’origine dei fondi nelle transazioni di criptovalute, con l’obiettivo di combattere il riciclaggio di denaro.
Regole di trading più forti
Le piattaforme di scambio di criptovalute avranno l’opportunità di negoziare i propri asset digitali, sia tramite le commissioni degli utenti che attraverso le loro partecipazioni. Pur essendo consapevoli delle fluttuazioni del mercato, i regolatori rimangono attenti all’ingresso di nuovi token. La Sudcorea ha già affrontato problematiche di abusi nel settore delle criptovalute, il che giustifica un approccio cauto nella formulazione delle nuove norme.
La Legge sulla Protezione degli Utenti di Asset Virtuali, che entrerà in vigore a partire da luglio 2024, è progettata per contrastare le pratiche di trading sleale. All’inizio del 2023, le autorità hanno dato avvio a indagini su attività illecite, come schemi di pump-and-dump, sottolineando l’importanza di un controllo costante del mercato.
Un framework resiliente per le criptovalute
La Sudcorea si impegna a mantenere un equilibrio tra innovazione e protezione degli utenti, introducendo gradualmente i mercati delle criptovalute. Attraverso una supervisione attenta e collaborazioni con esperti del settore, la FSC intende byggere una piattaforma di asset digitali chiara e solida.
Il governo seguirà con attenzione le fasi successive del progetto pilota e prenderà decisioni informate basate sui risultati ottenuti. Con le normative sulle criptovalute in continua evoluzione, gli investitori internazionali stanno monitorando attentamente la situazione per valutare come queste misure influenzino la loro partecipazione nel mercato degli asset digitali.
Conclusione
La Sudcorea si sta dirigendo verso una maggiore apertura nel settore del trading di criptovalute, adottando un approccio distintivo a riguardo. La FSC sta sviluppando un sistema organizzato per garantire la trasparenza del mercato e per proteggere gli utenti da pratiche manipolative. Il paese sta perseguendo una regolamentazione delle criptovalute che mira a rimanere al passo con le innovazioni del settore, assicurando nel contempo stabilità e sicurezza per gli investitori.