Negli ultimi tempi, l’ingresso degli investitori istituzionali nel settore delle criptovalute ha registrato un notevole incremento, portando la loro rappresentanza al 31% di tutti gli indirizzi conosciuti di Bitcoin (BTC), in forte crescita rispetto al 14% dello scorso anno. Questo fenomeno è stato principalmente stimolato dal lancio di fondi ETF (Exchange-Traded Fund) collegati a Bitcoin, dalle acquisizioni effettuate dagli enti governativi e dalla strategia di accumulo di Bitcoin da parte di MicroStrategy, che ha visto la sua riserva superare i 440.000 BTC.

Crescita degli Investitori Istituzionali

Attualmente, la maggior parte delle riserve di Bitcoin è detenuta da miner e piattaforme di scambio di criptovalute. Tuttavia, l’adozione da parte di MicroStrategy, l’emissione di ETF e diversi interventi governativi hanno portato una quantità significativa di questi asset a nuovi investitori. Grazie agli ETF Bitcoin, avviati all’inizio dell’anno, si sono riversati miliardi di dollari provenienti da istituzioni finanziarie tradizionali, come BlackRock’s iShares, che ha registrato un afflusso netto di 1,4 miliardi di dollari a metà dicembre. L’ammontare totale di BTC detenuto in questo settore supera i 1,3 milioni, con un valore approssimativo di 124,89 miliardi di dollari.

Il Ruolo di MicroStrategy

MicroStrategy ha consolidato la sua posizione come attore chiave nel mercato delle criptovalute, possedendo circa il 2% dell’offerta circolante di Bitcoin, il che equivale a un valore di 46,15 miliardi di dollari. L’azienda ha compiuto vari acquisti notevoli negli ultimi anni, raggiungendo un record per il maggior acquisto mensile nel novembre scorso, quando ha acquisito 134.480 BTC in tre operazioni. Questa strategia ha incoraggiato altre aziende, come la giapponese Metaplanet, a potenziare le proprie riserve, con un acquisto recente di 619,70 BTC.

Detentori Privati di Bitcoin

Oltre a MicroStrategy, anche altre entità private gestiscono ampie riserve di Bitcoin. Tra queste, Block.one detiene 164.000 BTC, mentre Tether, l’emittente di stablecoin, possiede 82.454 BTC. SpaceX, l’azienda di Elon Musk, è anch’essa tra i possessori, con 8.285 BTC, per un valore di quasi 796 milioni di dollari. Inoltre, l’exchange di criptovalute ormai in disuso Mt. Gox conserva ancora 44.899 BTC.

I Governi come Investitori

Allo stesso modo, i governi hanno assunto un ruolo significativo come detentori di Bitcoin. Gli Stati Uniti, ad esempio, possiedono 198.109 BTC, che corrispondono a circa 19 miliardi di dollari; molti di questi provengono da sequestri effettuati in relazione al mercato nero Silk Road, dove il Bitcoin era utilizzato come valuta principale.

Altri Stati Detentori di Bitcoin

Anche la Cina, nonostante il divieto sulle criptovalute, detiene circa 190.000 BTC. Il Bhutan emerge come un noto possessore grazie ai profitti derivanti dall’attività di mining, gestendo attualmente 11.688 BTC stimati a circa 1,12 miliardi di dollari. El Salvador, che ha riconosciuto il Bitcoin come valuta legale, ha accumulato quasi 6.000 BTC principalmente attraverso una politica di acquisto quotidiano promossa dal presidente Nayib Bukele. In totale, gli stati controllano circa il 2,45% dell’offerta circolante di Bitcoin, corrispondente a un valore complessivo di 49,36 miliardi di dollari.