Introduzione

La Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI) ha pubblicato un rapporto il 19 novembre che evidenzia il predominio degli operatori istituzionali nella fornitura di liquidità sulle piattaforme di scambio decentralizzate (DEX), come Uniswap. Questo studio approfondito, intitolato “Decentralized Dealers”, analizza il comportamento dei partecipanti, sia professionisti che al dettaglio, nei pool di liquidità di Uniswap v3, e si interroga sull’effettiva inclusività di questi sistemi finanziari emergenti.

Il ruolo dei fornitori di liquidità

I fornitori di liquidità sono fondamentali per il funzionamento degli ecosistemi DEX. Essi depositano vari asset nei pool di trading, consentendo così il cambio di token. In cambio, ricevono commissioni sulle transazioni, con guadagni più elevati associati a coppie di trading ad alto volume. Uniswap, che ha debuttato nel 2018, è la principale piattaforma DEX e opera su circa 20 reti blockchain, tra cui Ethereum e vari livelli 2 come Base, Arbitrum e Optimism. Dalla sua fondazione, ha facilitato scambi per oltre 2.000 miliardi di dollari.

La superiorità degli operatori istituzionali

Il documento della BRI ha messo in luce come gli operatori istituzionali nella finanza decentralizzata tendano a replicare strategie tradizionali, ottenendo così un vantaggio rispetto ai trader al dettaglio. Questi partecipanti sofisticati fungono da market maker, utilizzando tecniche avanzate come l’ottimizzazione degli spread bid-ask per massimizzare i propri ritorni. Questa dinamica riflette un modello simile a quello dei mercati finanziari tradizionali, dove le grandi istituzioni spesso superano i piccoli investitori.

Strategie avanzate e aggiustamenti di mercato

La struttura di Uniswap v3 consente ai fornitori di liquidità di distribuire i propri fondi in intervalli di prezzo specifici, favorendo quelli con una maggiore comprensione del mercato. Il rapporto rivela che gli operatori istituzionali tendono ad adattare le loro posizioni in risposta alle fluttuazioni del mercato, il che si traduce in rendimenti superiori. Al contrario, i trader al dettaglio raramente modificano le loro posizioni, il che può portare a rendimenti inferiori e, in alcuni casi, a perdite.

La sfida per i trader al dettaglio

Un aspetto preoccupante emerso dal rapporto è che i partecipanti al dettaglio interagiscono con un numero inferiore di pool di liquidità e fanno meno aggiustamenti alle loro posizioni, rendendo difficile competere con gli operatori istituzionali. Secondo la BRI, “i partecipanti al dettaglio mostrano un’abilità sostanzialmente inferiore, risultando molto meno redditizi nei periodi di elevata volatilità e senza adattare la loro offerta di liquidità alle condizioni di mercato in evoluzione”.

Conclusioni

Nonostante i DEX siano stati concepiti per promuovere inclusività e opportunità paritarie, i risultati del rapporto della BRI sollevano dubbi sulla loro capacità di raggiungere tali obiettivi. La dominanza degli operatori istituzionali mette in discussione se queste piattaforme possano davvero realizzare una parità di condizioni per i trader al dettaglio, portando a riflessioni sulla necessità di evoluzioni future nel settore della finanza decentralizzata.