Il furto da WazirX: l’hacker trasferisce 10 milioni di dollari

Le recenti attività illegali nel settore delle criptovalute continuano a far notizia e coinvolgono, stavolta, l’hacker responsabile del furto di oltre 235 milioni di dollari dalla borsa indiana WazirX. Secondo un report della società di sicurezza blockchain Cyvers, l’hacker ha recentemente riciclato circa 10 milioni di dollari in Ethereum attraverso Tornado Cash, un servizio spesso utilizzato per rendere anonime le transazioni.

In particolare, la notizia è emersa il 5 settembre, quando Cyvers ha osservato un movimento di fondi da parte dell’hacker già il giorno precedente. I dati indicano che circa 10 milioni di dollari in ETH sono stati spostati, compresi depositi significativi di circa 2 milioni di dollari. Inoltre, l’hacker ha chiuso la transazione spostando all’incirca 5.000 ETH, pari a 12 milioni di dollari, verso un nuovo indirizzo di portafoglio.

Queste tattiche sollevano interrogativi e preoccupazioni, poiché analisti del settore notano che le strategie di riciclaggio adottate da questo hacker siano simili a quelle impiegate dal noto Lazarus Group, un collettivo hacker con legami alla Corea del Nord. Questo gruppo è accusato di essere responsabile di furti di criptovalute per un valore di oltre 2 miliardi di dollari e sarebbe coinvolto nel finanziamento delle attività del regime nordcoreano.

Il Lazarus Group è noto per utilizzare Tornado Cash come parte di un processo di riciclaggio altamente sofisticato, talvolta combinato con il cosiddetto chain-hopping, un metodo che permette di complicare ulteriormente la tracciabilità dei fondi.

Aggiornamenti da WazirX

L’incremento delle attività di riciclaggio sopra menzionato coincide con l’annuncio di WazirX, che ha comunicato una finestra di prelievo anticipato per i suoi utenti. Gli utenti possono accedere al 66% dei loro saldi in token convertibili in rupie indiane, con la possibilità di ritirare i fondi precedentemente stabiliti per il 9 settembre, ora anticipati.

Nischal Shetty, cofondatore della piattaforma, ha sottolineato l’impegno del team nel garantire risultati tempestivi, dichiarando che stanno facendo il possibile per migliorare le tempistiche comunicate. Tuttavia, alcuni utenti non sembrano soddisfatti di questa parziale ricompensa e si interrogano sulle tempistiche recupero dei prelievi di criptovalute. La notizia del team legale di WazirX, che ha dichiarato che gli utenti potrebbero recuperare solo una percentuale compresa tra il 55% e il 57% delle loro criptovalute, ha alimentato ulteriori preoccupazioni.

Nel frattempo, WazirX ha presentato un’istanza di ristrutturazione a Singapore per far fronte alle proprie passività, evidenziando le complicazioni fiscali ed economiche che l’azienda sta affrontando sullo sfondo di questo drammatico evento.

La situazione resta in evoluzione, mentre utenti e esperti del settore osservano attentamente gli sviluppi e cercano di capire come questi eventi influenzeranno non solo il mercato delle criptovalute, ma anche il futuro delle piattaforme di scambio stesse.