Il Senato degli Stati Uniti si prepara a votare la risoluzione congiunta 109, che mira a invalidare il controverso Staff Accounting Bulletin (SAB) 121 della Security and Exchange Commission. Questa risoluzione, già approvata dalla Camera dei Rappresentanti con il sostegno bipartisan, ha l’obiettivo di eliminare l’obbligo per i custodi di asset digitali di segnalare passività e attività corrispondenti per le criptovalute custodite nei loro bilanci.
Il SAB 121, introdotto nel marzo del 2022 senza un adeguato periodo di commento pubblico, è stato giustificato dallo staff della SEC come una misura necessaria per proteggere dai rischi associati alla custodia di risorse crittografiche. Tuttavia, diversi senatori democratici sembrano orientati a votare a favore della risoluzione, incluso la senatrice Kirsten Gillibrand, che ha espresso preoccupazioni sulle implicazioni dell’SAB 121 per i consumatori e le istituzioni finanziarie.
Alcuni rappresentanti democratici e repubblicani si sono opposti al SAB 121 sin dall’inizio e hanno chiesto al presidente della SEC, Gary Gensler, di ritirare la norma. La Casa Bianca ha già annunciato che, in caso di approvazione della legislazione, il presidente Joe Biden porrebbe il veto.
Gensler ha difeso il SAB 121 come una semplice normativa contabile del personale, sostenendo che fosse in linea con le pratiche dei tribunali fallimentari statunitensi. Tuttavia, la battaglia per invalidare il SAB 121 continua, con diversi membri del Congresso che cercano di evitare che diventi effettivo.
Ora, il Senato si prepara a votare la risoluzione giovedì, e resta da vedere quale sarà l’esito della votazione e le conseguenze per il settore delle criptovalute e per le istituzioni finanziarie coinvolte nella custodia di asset digitali. Resta da chiedersi se la SEC risponderà alle richieste dei legislatori di ritirare il SAB 121 o se la norma continuerà a essere oggetto di controversia e dibattito tra i decisori politici.