Una proposta di regolamentazione che avrebbe potuto, in effetti, bannare il trading di Bitcoin in tutta l’Unione Europea è stata oggi respinta con una votazione di 32 voti contrari e 24 favorevoli.

La commissione per gli affari economici e monetari del Parlamento europeo ha votato lunedì per escludere la disposizione da una bozza della proposta di quadro Markets in Crypto Assets (MiCA), il pacchetto normativo completo dell’UE per il governo delle criptovalute.

La disposizione, aggiunta alla bozza la scorsa settimana, ha cercato di limitare l’uso di criptovalute alimentate da un processo di calcolo ad alta intensità energetica noto come proof-of-work nei 27 stati membri dell’UE. La proposta ha incontrato un forte contraccolpo da parte dei sostenitori delle criptovalute in tutto il mondo.

La proposta richiedeva che tutte le criptovalute fossero soggette agli “standard minimi di sostenibilità ambientale dell’UE rispetto al loro meccanismo di consenso”. Se fosse passata, la proposta prevedeva di vietare il trading di tutte le criptovalute che producono inquinamento, vale a dire quelle che utilizzano la Proof of Work come Bitcoin.

In realtà, molti miner di Bitcoin stanno usando sempre di più energia rinnovabile anche per risparmiare sui costi energetici, ma essendo una blockchain decentralizzata è impossibile imporre a tutti i miner di utilizzare effettivamente energia Green.

Per queste ragioni, la norma proponeva un piano graduale per spostare il loro meccanismo di consenso dal proof-of-work ad altri metodi che utilizzano meno energia, come la proof of stake. Se per Ethereum questo accadrà fra pochi mesi, per quanto riguarda Bitcoin al momento non sembra possibile immaginare uno scenario simile.

Una esigua maggioranza del comitato monetario ha votato a favore di un compromesso che invita la Commissione Europea, il braccio esecutivo dell’UE incaricato di proporre una nuova legislazione, a offrire una regolamentazione alternativa.

“Entro il 1 gennaio 2025 la Commissione presenta al Parlamento europeo e al Consiglio, se del caso, una proposta legislativa di modifica del regolamento (UE) 2020/852, a norma dell’articolo 10 di tale regolamento, al fine di includerla nel Tassonomia della finanza sostenibile dell’UE qualsiasi attività di estrazione di criptovalute che contribuisce in modo sostanziale alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici”.

Dopo la votazione, la bozza del MiCA passerà a un trilogo, un ciclo formale di negoziati tra Commissione europea, Consiglio e parlamento.