Nel mese di maggio, il governo Cinese ha vietato le attività di mining nel paese, costringendo i miner a spostarsi in altri stati, principalmente USA e Kazakistan, o a vendere le proprie macchine.
Da quel momento si sono diffuse molte notizie negative sulle criptovalute e la Cina, non tutte vere o riportate correttamente in occidente.
Per fare chiarezza, Cryptopotato ha intervistato Lennix Lai, Financial Markets Director di OKEx, uno dei più grandi exchange cinesi di criptovalute.
Lai ha affermato che il paese sta effettivamente bannando il mining di Bitcoin, ma possedere criptovalute è completamente legale e che queste possono anche essere registrate come proprietà digitali ai fini fiscali. Tuttavia, il governo Cinese ha predisposto molti avvertimenti contro i pericoli del trading di criptovalute, ma lo scopo è soltanto rendere consapevoli i piccoli risparmiatori dei rischi di questo mercato altamente volatile. Non c’è alcun divieto di acquisto o trading di crypto, come invece era stato riportato nelle settimane scorse da molti media occidentali.
Il direttore finanziario di OKEx si è anche lasciato andare ad una previsione sul prezzo di Bitcoin. Secondo lui presto il mercato tornerà a salire, con il cambio BTC/USD che tornerà ai suoi massimi di 60.000$ come era fino a pochi mesi fa. Il traguardo dei 100 mila dollari invece è più lontano, ci vorrà ancora qualche mese prima che si possa raggiungere.