Notizia molto importante sul fronte dell’adozione di Bitcoin e delle altre criptovalute.
Come riporta India Today, la Corte Suprema Indiana ha dichiarato non applicabile un precedente provvedimento della Banca Centrale che cercava di vietare l’acquisto delle criptovalute da parte dei cittadini indiani.
Il Bitcoin non è mai stato esattamente illegale in India, ma alle banche era praticamente vietato vendere cryptovalute e molte si spingevano oltre, inibendo i correntisti a inviare denaro verso gli exchange di crypto.
Nelle ultime settimane, alcuni politici indiani si erano espressi in maniera negativa nei confronti delle criptovalute, tuttavia la situazione era totalmente rientrata quando Vitalik Buterin, il fondatore di Ethereum, aveva venduto gli Shiba coin che aveva ricevuto in una manovra di marketing in cui lui ne era di fatto vittima, e con il ricavato aveva effettuato delle ingenti donazioni agli ospedali indiani per l’acquisto di medicinali nella lotta contro il Covid.
Viene da chiedersi se questa decisione della Corte Suprema Indiana non sia stata influenzata anche da quest’ultimo accadimento: se avessero dichiarato illegali le cryptovalute, l’India avrebbe dovuto restituire i milioni di dollari ricevuti in donazione da Buterin?