Bitfarms, una delle più grosse società di mining americane, ha rilasciato un comunicato nel quale annuncia di aver raggiunto l’importante traguardo di 1000 Bitcoin minati con energia 100% rinnovabile.
Nello specifico, Bitfarms ha utilizzato energia idroelettrica.
L’azienda, con sede a Toronto, ha voluto dimostrare che l’associazione Mining = Inquinamento non sempre è corretta e che un mining ecosostenibile è possibile.
Negli ultimi tempi, le notizie sul mining si concentrano sempre sulle grosse farm cinesi che utilizzano carbone, ma in realtà il mining necessità di semplice energia elettrica, non per forza proveniente da fonti inquinanti. Nella stessa Cina sono presenti mining farm che utilizzano un mix di energia solare ed idrica.
La strada sembra ormai segnata, con tutte le principali monete che si stanno spostando dal PoW (proof of work) che necessità il mining, al PoS (proof of stake) che non richiede alcun calcolo. Fra queste, ricordiamo, Ethereum che ha in previsione di completare il passaggio da PoW a PoS entro il 2022.
Riuscirà Bitcoin a resistere? Sicuramente molto dipenderà anche dai miner stessi.