Il governo degli Stati Uniti ha recentemente intrapreso azioni significative per combattere le pratiche illecite nel mercato delle criptovalute. Il 2 aprile 2025, un tribunale federale di Boston ha condannato CLS Global, una compagnia di servizi finanziari criptovalutari con sede negli Emirati Arabi Uniti, a una sanzione di 428.059 dollari. La condanna deriva dal coinvolgimento dell’azienda in un’operazione di manipolazione di mercato fraudolenta, e prevede un periodo di tre anni di probation che impedisce alla società di operare negli Stati Uniti.

Sviluppi chiave

Nel gennaio 2025, CLS Global ha riconosciuto la propria colpevolezza in merito a un’accusa di cospirazione per manipolazione di mercato e frode telematica. Le accuse sono scaturite da un’operazione sotto copertura condotta dalle forze dell’ordine statunitensi, mirata a rivelare pratiche di market-making illecite promosse da diverse aziende nel settore delle criptovalute. Questo caso segna un’importante pietra miliare nelle azioni legali contro il wash trading e la manipolazione ingannevole del volume nel commercio degli asset digitali.

Operazione sotto copertura dell’FBI con NexFundAI

L’inchiesta ha avuto inizio grazie a un’operazione segreta dell’FBI avviata nel maggio 2024, durante la quale è stato creato un token criptovalutario fasullo, NexFundAI, per identificare le aziende coinvolte in attività di trading fraudolento. CLS Global, assieme ad altre due entità, ha accettato di fornire servizi di market-making che includevano il gonfiaggio artificiale del volume degli scambi del token. Questa pratica, nota come wash trading, crea un’illusione di popolarità e interesse da parte degli investitori, attirando acquirenti ignari.

Decisione del tribunale e impatto sull’industria

La sentenza del tribunale di Boston impone non solo una severa sanzione finanziaria, ma limita anche le operazioni di CLS Global negli Stati Uniti per un periodo di tre anni. Gli esperti legali avvertono che questo esito rappresenta un chiaro avvertimento per altri operatori di mercato che potrebbero pensare di adottare pratiche simili. Dimostra che le aziende che operano al di fuori dei confini statunitensi non sono immuni da azioni di enforcement quando si parla di investitori o mercati americani. Le autorità hanno ribadito l’importanza di mantenere un ambiente equo e sicuro per il trading digitale.

Azione legale più ampia da parte della SEC

Nel mese di ottobre 2024, la Commissione per i titoli e gli scambi statunitensi (SEC) ha presentato ulteriori accuse contro CLS Global e il suo dipendente Andrey Zhorzhes. Sono state avviate denunce anche contro altre due entità legate allo schema NexFundAI: ZM Quant Investment, con collegamenti a Hong Kong, e Gotbit Consulting, associata alla Russia. Queste azioni coordinate tra il Dipartimento di Giustizia e la SEC evidenziano una crescente collaborazione tra agenzie al fine di affrontare il crimine nel settore delle criptovalute a livello globale.

Background di CLS Global e dei suoi fondatori

Fondata nel 2017 da Filipp Veselov, ex collaboratore della borsa criptovalutaria russa Latoken, CLS Global si proponeva di fornire “soluzioni di market-making di alta qualità e consulenze per il trading.” Al suo fianco c’è Pavel Singaevskii, Chief Revenue Officer, con esperienza pregressa come manager commerciale presso Stex, una piattaforma di trading di criptovalute che ha cessato le operazioni nel 2023. Malgrado le complicazioni legali, CLS Global continua a mantenere una presenza online, vantando oltre 110.000 follower sulla propria pagina ufficiale.

Rischi legati al wash trading nel settore crypto

Il wash trading è una delle problematiche più rilevanti nell’industria delle criptovalute. Questa tattica illecita consiste nel gonfiare artificialmente il volume di trading eseguendo contemporaneamente ordini di acquisto e vendita, ingannando il mercato riguardo al livello di attività attorno a un token. Un rapporto del 2025 di Chainalysis ha stimato che circa 2,6 miliardi di dollari di volume di trading crypto siano riconducibili a tale pratica, pari a circa il 2% del volume totale giornaliero.

Nel 2022, uno studio del National Bureau of Economic Research ha rilevato che fino al 70% del volume medio di trading su exchange di criptovalute non regolamentati potrebbe essere influenzato da wash trading. Questa manipolazione erode significativamente la fiducia degli investitori e l’efficienza del mercato, comportando rischi sia per i partecipanti al dettaglio che per quelli istituzionali.

Aumento della pressione normativa globale

Il caso CLS Global si colloca in un contesto di crescente azione normativa, con autorità di tutto il mondo che intensificano il monitoraggio delle attività illecite nel settore crypto. Dall’Unione Europea all’Asia e Nord America, le agenzie stanno incrementando la vigilanza su scambi e società finanziarie sospettate di manipolazioni di mercato. Negli Stati Uniti, in particolare, gli sforzi sono stati intensificati sotto l’amministrazione Biden per rafforzare le protezioni per i consumatori e garantire che i mercati delle criptovalute operino in un contesto legale e etico.

Conclusione

La condanna di CLS Global segna un cambiamento significativo nell’approccio del governo degli Stati Uniti alla regolazione del mercato delle criptovalute. Dimostra che anche le aziende operative al di fuori dei confini statunitensi possono essere ritenute responsabili per schemi fraudolenti che coinvolgono i mercati americani. Con l’aumento dell’adozione delle criptovalute, è atteso un parallelo aumento nella vigilanza normativa. Il caso CLS funge da avvertimento e stimolo per le aziende del settore criptovalutario a dare priorità alla trasparenza, all’integrità e al rispetto delle normative in un’economia digitale in continua evoluzione.