La scorsa settimana ha segnato un traguardo significativo: sono trascorsi undici anni dalla première di uno dei documentari pionieristici su Bitcoin, The Rise and Rise of Bitcoin, che ha debuttato al Tribeca Film Festival. Queste pellicola si caratterizza per la sua genuinità, poiché è stata creata da persone che vivono e respirano il mondo delle criptovalute.
Il Viaggio di Daniel Mross
Il protagonista del documentario è Daniel Mross, un programmatore originario di Pittsburgh che ha iniziato a minare Bitcoin nel 2011. Successivamente, ha dato vita al fondo di investimento Maximalist Capital, focalizzato sulle criptovalute. Girato dal fratello Nicholas tra il 2013 e il 2014, il film si colloca in un periodo cruciale per Bitcoin, quando il suo valore stava per superare la soglia dei 100 dollari. Il documentario segue Daniel mentre intraprende viaggi per incontrare figure di spicco nel settore, a soli quattro anni dalla nascita di Bitcoin.
Personaggi Chiave
Numerosi volti noti appaiono nel film, inclusi Charlie Shrem, l’allora CEO di BitInstant, ed Eric Voorhees, coinvolto all’epoca con BitDice. Un momento decisivo è l’incontro con Mark Karpeles, noto per la gestione dell’exchange Mt Gox, che accoglie Daniel in un tour del suo ufficio nipponico, poco antes del drammatico collasso della piattaforma. Anche Brian Armstrong e Fred Ehrsam sono presenti in un momento cruciale per Coinbase, in un contesto in cui il mercato di Bitcoin stava riconoscendo la necessità di maggiori scambi dopo i problemi di Mt Gox.
Riflessioni e Nostalgia
Uno degli intermezzi più memorabili del film è l’intervista a Gavin Andresen, che all’epoca era il manutentore principale del progetto Bitcoin. Quando Daniel gli chiede se i suoi vicini siano a conoscenza del suo contributo a una tecnologia rivoluzionaria, Andresen risponde: “Penso che sappiano che faccio questo strano progetto Bitcoin… Non credo che comprendano appieno quanto sia grande.”
Le scene iconiche includono Roger Ver, conosciuto come “Bitcoin Jesus”, mentre dialoga con un proprietario di un negozio di alimentari coreano in California. Ver spiega come le basse commissioni delle transazioni Bitcoin rappresentino un’opportunità allettante per i commercianti, promettendo una maggiore affluenza di appassionati di criptovalute.
Un’epoca di Innovazione
Il documentario evoca una sensazione di nostalgia, evocando un periodo in cui il concetto di Bitcoin si traduceva in stupore e curiosità. Appaiono figure diverse, come un rivenditore di droga attivo su Silk Road, che condivide come Bitcoin gli abbia aperto a un mercato globale: il suo scetticismo iniziale si è trasformato in un forte interesse.
Le immagini nel film offrono uno sguardo sul “casa” di Bitcoin, partendo dalla semplice attrezzatura di mining di Daniel, con le sue GPU collocate nel seminterrato, fino alla sua progressiva evoluzione con hardware sempre più sofisticato. Alla fine, tuttavia, Daniel è costretto a interrompere il mining a causa dell’aumento della competizione e dei costi.
Opzioni per il Futuro
Oggi, con l’aumento della difficoltà nel mining e i crescenti investimenti richiesti, chi desidera rivivere l’esperienza di Bitcoin degli anni 2010 ha due strade da percorrere: utilizzare Bitcoin come metodo di pagamento piuttosto che solo come asset da investimento, oppure provare attrezzature di mining open-source. Queste pratiche possono rinvigorire l’essenza originale di Bitcoin, riscoprendo l’aspetto comunitario e pratico che ha caratterizzato i suoi inizi.