Dallo scorso 2 aprile, i mercati finanziari globali sono stati investiti da una profonda crisi in seguito all’introduzione delle tariffe doganali da parte dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Questa decisione ha portato a una perdita di valore che supera i 5 trilioni di dollari, sollevando inquietudini tra gli economisti e stimolando timori di una recessione potenzialmente grave per l’economia mondiale. La giornata dell’annuncio è stata etichettata come “Giornata della Liberazione”, ma le conseguenze possono rivelarsi molto più incisive e dannose.
Le Reazioni di Trump e Powell
In risposta alla caduta dei mercati, Donald Trump ha esortato Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, a considerare una riduzione dei tassi d’interesse, suggerendo che sia il “momento perfetto” per farlo. Tuttavia, Powell ha optato per una posizione più cauta, sottolineando che l’aumento previsto dell’inflazione e la crescita rallentata potrebbero richiedere un’attenta riflessione prima di effettuare cambiamenti significativi nella politica monetaria.
Powell ha avvertito che le tariffe potrebbero generare un picco temporaneo dell’inflazione, ma con il rischio che questa situazione possa rivelarsi più duratura. Di conseguenza, un aggiustamento della politica monetaria potrebbe risultare prematuro in assenza di segnali economici più chiari. La cautela di Powell è stata oggetto di critiche, compresa quella di Trump, il quale sostiene che una maggiore prontezza da parte della Fed sarebbe necessaria per sfruttare l’occasione.
Il presidente della Fed ha ribadito che non c’è fretta di modificare le politiche attuali, preferendo osservare sviluppi economici più evidenti prima di qualsiasi intervento. Questo approccio prudente è legato a una delle sue preoccupazioni primarie: l’inflazione, che potrebbe subire un ulteriore peggioramento a causa delle nuove tariffe. Le sollecitazioni di Trump per azioni immediate potrebbero deludere gli investitori in cerca di una rapida diminuzione dei tassi d’interesse.
Bitcoin come Rifugio nei Tempi di Crisi
Con i mercati messi a dura prova, molti investitori si stanno orientando verso Bitcoin, il quale sembra staccarsi dalla correlazione con le azioni e altri asset rischiosi. Il Dow Jones ha registrato una perdita di oltre 2.200 punti in un solo giorno, aggiungendo a un calo precedente di 1.679 punti, un risultato che segna il peggior rendimento a due giorni nella sua storia. Anche l’S&P 500 e il Nasdaq hanno visto declini significativi, i peggiori dalla pandemia, mentre Bitcoin ha mostrato una certa stabilità, rimanendo attorno agli 83.000 dollari con piccoli guadagni.
L’analista finanziario Rajat Soni ha osservato che “l’S&P 500 ha perso tutti i suoi rendimenti da marzo 2024, mentre Bitcoin è cresciuto di circa il 30% nello stesso periodo.” Paolo Ardoino, CEO di Tether, ha descritto la situazione di Bitcoin come un rifugio.
Joe Burnett, Direttore della Ricerca di Mercato presso Unchained, ha dichiarato in un video: “Con l’implementazione delle tariffe da parte di Trump e il crollo delle azioni statunitensi, questo potrebbe essere uno dei momenti migliori per accumulare Bitcoin. Non si tratta di un consiglio finanziario.”
In questo clima di incertezze e variabilità, Bitcoin si sta affermando sempre di più come un’opzione d’investimento sicura e alternativa, attirando l’attenzione di chi cerca stabilità nei mercati volatili.