La Blockchain Association ha rivolto un appello ai legislatori di Capitol Hill per esprimere preoccupazioni legate a una recente proposta normativa che prevede di ampliare la definizione di “broker”. Questa modifica includerebbe anche i software che permettono agli utenti di interagire con i protocolli di finanza decentralizzata (DeFi). Secondo l’associazione, tale iniziativa porterebbe a una classificazione inaccurata dell’infrastruttura tecnologica come intermediari, imponendo così a queste aziende la responsabilità di raccogliere e trasmettere al governo informazioni personali e dettagli sulle transazioni degli utenti, nonostante non gestiscano direttamente i loro beni.

Richiesta di Supporto ai Legislatori

In una comunicazione indirizzata ai senatori John Thune e Chuck Schumer, oltre ai rappresentanti Mike Johnson e Hakeem Jeffries, la Blockchain Association ha esortato i membri del Congresso a sostenere la risoluzione proposta dal senatore Ted Cruz, avente come obiettivo l’abrogazione della normativa riguardante i broker DeFi. La portavoce dell’associazione, Kristin Smith, ha richiamato l’attenzione sull’origine di queste problematiche, evidenziando che oltre tre anni fa, l’Infrastructure Investment and Jobs Act aveva già modificato la definizione di “broker” per comprendere chiunque fornisca regolarmente servizi di trasferimento di asset digitali a nome di terzi.

Implicazioni Fiscali e Normative

Nel corso del 2023, l’IRS ha tentato di applicare questa nuova definizione, iniziando con un focus sugli intermediari centralizzati e trascurando gli obblighi di reporting per i broker decentralizzati o non custodi. Tuttavia, un secondo regolamento da parte dell’IRS ha cercato di estendere i requisiti di reporting fiscale ai fornitori di software crittografico che, pur non essendo intermediari, si vedrebbero costretti a rispettare normative gravose.

Prospettive Future e Discussioni Congresionali

La spinta per modificare questa situazione è emersa poco dopo l’assegnazione della presidenza a Trump. La Blockchain Association ha reso noto che i suoi membri intenderanno discutere della risoluzione con i rappresentanti del Congresso il 26 febbraio. Tuttavia, non è stata comunicata una data precisa per la votazione. Nella lettera, si sottolinea infine che decisioni politiche con conseguenze così significative dovrebbero essere formulate dal Congresso in modo attento e riflessivo, piuttosto che attraverso regolamenti frettolosi e mal definiti.