Il fornitore di servizi di portafoglio Phantom ha subito un significativo malfunzionamento il 28 ottobre, quando gli utenti hanno iniziato a richiedere massicciamente i token GRASS, causando quasi tre ore di inattività del servizio. Durante questo arco temporale, molti utenti hanno segnalato problematiche come la mancata visualizzazione dei saldi e l’impossibilità di effettuare transazioni.
Secondo quanto riportato dagli aggiornamenti ufficiali di Phantom, l’incidente è iniziato intorno alle 13:36 UTC, quando il portafoglio è diventato non responsivo. Il servizio è ripartito solo alle 16:20 UTC, evidenziando un problema serio legato al backend del sistema. Questo è già il secondo malfunzionamento significativo che il servizio ha affrontato nel mese corrente, dopo un’interruzione di 8 minuti avvenuta il 3 ottobre.
Una volta risolto l’incidente, il team di Phantom ha rassicurato gli utenti promettendo un monitoraggio costante della situazione e impegni a implementare misure preventive per evitare problemi simili in futuro. Dati recenti suggeriscono addirittura che Phantom ha registrato 12 gravi incidenti di backend nel 2024, di cui sette sono avvenuti il 1° febbraio. Questi eventi hanno portato a un totale di quasi un’ora e mezza di downtime, oltre a segnalazioni di ritardi nei saldi dei token.
Ad aprile di quest’anno, il portafoglio contava circa 7 milioni di utenti, trovandosi in una posizione di rilievo all’interno dell’ecosistema di Solana. È interessante notare che, mentre Phantom affrontava i suoi problemi, la rete Solana continuava a funzionare normalmente, come indicato dai dati di stato relativi agli ultimi 90 giorni.
Uno degli aspetti più interessanti dell’incidente è che è avvenuto in coincidenza con l’airdrop di token GRASS, iniziato solo sei minuti prima dell’interruzione del servizio. Questa correlazione ha spinto molti osservatori a ipotizzare un legame tra le due situazioni, poiché gli utenti si affrettavano a ritirare le loro ricompense legate a quest’operazione.
I token GRASS, parte dell’ecosistema Grass – una rete decentralizzata dedicata a infrastrutture fisiche – vengono utilizzati per premiare gli utenti che condividono la loro larghezza di banda internet inutilizzata. Questa capacità viene poi impiegata per addestrare modelli di intelligenza artificiale. Inizialmente, 100 milioni di token, corrispondenti al 10% della fornitura totale, sono stati previsti per questo airdrop.
Il prezzo di GRASS ha subito significative fluttuazioni subito dopo il lancio, scendendo del 28% fino a toccare i 0,65 dollari, per poi recuperare parzialmente e attestarsi a 0,71 dollari al momento della scrittura, secondo i dati di mercato. Questo evento sottolinea l’importanza crescente delle piattaforme di portafoglio nel settore delle criptovalute e i rischi associati a un aumento temporaneo della domanda.