Il mese di settembre del 2024 è stato un periodo tumultuoso per il mondo delle criptovalute, con più di 20 incidenti di hacking che hanno colpito diverse piattaforme. Secondo le informazioni fornite dalla società di sicurezza PeckShield, le perdite totali si aggirano intorno ai 120,23 milioni di dollari, con un attacco di phishing che ha portato al prosciugamento di ben 32,4 milioni di dollari di Spark Wrapped Ethereum (spWETH).

Le borse di criptovalute BingX, Penpie e Indodax sono state tra le più colpite da questi attacchi. BingX ha subito una violazione da 44 milioni di dollari, mentre Penpie ha registrato una perdita di 27 milioni di dollari e Indodax è stata colpita da un attacco da 21 milioni di dollari.

Nel caso di BingX, l’attacco è avvenuto il 20 settembre e nonostante un avviso iniziale di una perdita di 13,5 milioni di dollari, ulteriori indagini hanno rivelato che la somma rubata potrebbe variare tra i 44 e i 52 milioni di dollari. La borsa di Singapore ha promesso di coprire le perdite degli utenti, definendole “minori”.

Penpie è stata vittima di un attacco il 3 settembre, quando i criminali hanno sfruttato una vulnerabilità sulla piattaforma per manipolare il sistema di ricompense e ottenere 11.113,6 ETH. L’attacco ha attirato l’attenzione di un presunto hacker di altri grandi colpi nelle criptovalute, che ha elogiato l’attaccante di Penpie per l’exploit.

Anche Indodax ha subito un attacco di prelievo che ha portato alla scomparsa di Bitcoin, Tron, Polygon e Shiba Inu per un valore considerevole.

Altri attacchi di minore entità hanno colpito piattaforme come DeltaPrime, Truflation, Onyx, BananaGun, Bedrock e Caterpillar Coin. In particolare, Onyx ha visto una perdita di fondi sia nel mese di settembre 2024 che nell’ottobre del 2023, a causa di una vulnerabilità nel proprio codice che ha permesso al ladro di rubare fondi anche da altre piattaforme.

In conclusione, settembre del 2024 è stato un mese difficile per le criptovalute, con una serie di attacchi che hanno causato significative perdite e messo in luce la necessità di rafforzare le misure di sicurezza in questi ambienti digitali ad alto rischio.