Il recente rapporto del Consumer Finance Institute (CFI) della Federal Reserve Bank di Philadelphia ha rivelato tendenze interessanti riguardo l’atteggiamento degli americani nei confronti delle criptovalute. Nonostante un calo generale della proprietà di questi asset digitali, sempre più persone senza precedenti esperienze di investimento in criptovalute manifestano un crescente interesse per eventuali acquisti futuri.

Interesse Crescente tra i Nocoiner

Un dato significativo emerso dal sondaggio Labor, Income, Finances, and Expectations (LIFE) di aprile 2024 mostra che il 13,4% degli intervistati che non hanno mai posseduto criptovalute ha indicato che potrebbero considerare di acquistarle in futuro. Questo rappresenta un aumento notevole rispetto al 6,9% registrato a gennaio 2022, segnando una potenziale espansione della base di investitori nel mercato cripto. Inoltre, il 21,8% di tutti gli intervistati ha dimostrato l’intenzione di acquistare criptovalute in un futuro prossimo, rispetto al 10,6% di ottobre 2022.

Declino della Proprietà

Contemporaneamente a questo crescente interesse, la proprietà totale di criptovalute continua a diminuire. Nonostante i recenti incrementi nel valore di Bitcoin, la percentuale di americani che possiede criptovalute è scesa dal 24,6% di gennaio 2022, al 19,1% in ottobre 2022, fino al 17,1% ad ottobre 2023. Anche durante i primi mesi del 2024, quando il prezzo di Bitcoin è aumentato di oltre il 60%, il tasso di proprietà ha raggiunto solo il 15,5%. L’analisi suggerisce che gli effetti persistenti del “cripto inverno” del 2022 continuano a influenzare la mentalità degli investitori, molti dei quali sono forse cauti a causa delle fluttuazioni passate.

La Disconnessione tra Interesse e Proprietà

Il rapporto mette in evidenza una discrepanza tra l’interesse crescente nei confronti delle criptovalute e il loro calo di proprietà. L’ipotesi è che, sebbene il potenziale acquirente sia attratto dall’andamento positivo dei prezzi, le incertezze normative e le preoccupazioni relative alla volatilità del mercato possano tenere lontani gli investitori. Inoltre, modifiche nel metodo di indagine hanno potuto influenzare i risultati: le indagini del 2022 chiedevano sulla proprietà di criptovalute all’interno delle famiglie, mentre quelle più recenti hanno focalizzato l’attenzione sulla proprietà individuale.

Prospettive Future

Nonostante le preoccupazioni attuali, il CFI ritiene che il crescente interesse tra i non proprietari potrebbe in futuro tradursi in un aumento della partecipazione al mercato, a condizione che ci siano chiarimenti normativi da parte delle istituzioni governative. Tom Akana, autore del rapporto, sottolinea che i prossimi anni saranno cruciali per vedere se l’attuale entusiasmo dei nocoiner si trasformerà in investimenti reali. Se si riusciranno a colmare le lacune di fiducia alimentate dall’incertezza e dalla volatilità, potrebbe esserci un rinvigorimento del mercato delle criptovalute.

In sintesi, mentre il calo generale della proprietà di criptovalute continua a destare preoccupazioni, l’emergere di un interesse crescente tra chi non ha mai investito prima potrebbe rappresentare l’inizio di una fase nuova e potenzialmente più prospera per il settore, a patto che i fattori esterni, come le regolamentazioni, possano risultare favorevoli.