Il recente crollo del valore di Bitcoin (BTC) del 4,5% negli ultimi sette giorni ha preoccupato gli investitori e gli appassionati di criptovalute. Secondo il rapporto settimanale di CryptoQuant, questo calo potrebbe essere attribuito all’aumento delle vendite da parte delle entità di mining di Bitcoin.
Le vendite dei minatori raggiungono il massimo da due mesi
Il trasferimento di BTC dalle entità di mining agli exchange ha raggiunto un massimo di due mesi, con più di 3.000 BTC trasferiti principalmente dal pool di mining btc.com alla borsa di criptovalute Binance. Non solo, ma le grandi società di mining come Marathon Digital hanno aumentato significativamente le loro vendite, con la vendita di 1.400 BTC solo nel mese di giugno.
I minatori affrontano un elevato Hashrate
Nonostante le vendite in aumento, l’hashrate della rete Bitcoin è rimasto alto. Questo significa che i minatori devono affrontare una maggiore pressione e competizione per ottenere ricompense di blocco inferiori. Con un hashrate di 599 EH/s, i minatori sono costretti a continuare a verificare le transazioni e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain.
Prospettive future
Gli analisti di CryptoQuant ritengono che un periodo con bassi ricavi per i minatori e un alto hashrate potrebbe indicare un possibile fondo dei prezzi per Bitcoin. Tuttavia, resta da vedere quanto ancora possa scendere il valore di BTC prima di poter assistere a una ripresa del mercato.
In conclusione, le vendite dei minatori di Bitcoin stanno contribuendo alla volatilità del mercato delle criptovalute. Gli investitori sono invitati a monitorare attentamente l’andamento del mercato e ad adottare una strategia di investimento oculata di fronte a queste sfide.