La disputa legale tra Ripple e la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti continua ad attirare l’attenzione, con una proposta di sanzione di 2 miliardi di dollari da parte dell’autorità di regolamentazione. Tuttavia, Ripple sostiene che questa cifra sia eccessiva e suggerisce una multa più ragionevole di non più di 10 milioni di dollari. In questa sezione esploreremo le argomentazioni della società e le prospettive di risoluzione della causa.

Le argomentazioni di Ripple

La SEC ha accusato Ripple di aver condotto un’offerta di titoli non registrata vendendo il token XRP. Stuart Alderoty, responsabile legale di Ripple, ha dichiarato che una sanzione di 2 miliardi di dollari sarebbe troppo elevata e ha proposto un massimo di 10 milioni di dollari come multa appropriata. Gli avvocati della società hanno anche sottolineato analogie con un caso precedente che ha portato a una multa di 4,47 miliardi di dollari, evidenziando l’assenza di accuse dirette di frode nel caso di Ripple.

La causa è vicina a una risoluzione?

Nonostante il processo legale in corso potrebbe protrarsi per anni a causa della sua complessità, il CEO di Ripple, Brad Garlinghouse, è ottimista riguardo a una possibile risoluzione già entro l’estate del 2024. Anche l’avvocato Jeremy Hogan ipotizza un accordo di 100 milioni di dollari come soluzione al caso. Con tre vittorie parziali di Ripple in tribunale nel 2023, alcuni potrebbero considerare la SEC in posizione svantaggiata nella causa.

In conclusione, la battaglia legale tra Ripple e la SEC è in corso con prospettive di risoluzione entro l’estate del 2024. Le argomentazioni delle due parti e le ipotesi di accordo potrebbero plasmare il futuro della causa. Resta da vedere come si evolverà la situazione e quale impatto avrà sul prezzo del token XRP della società.