Il caso tra Ripple e la SEC è in corso da diversi anni, con una recente controversia che coinvolge la testimonianza chiave di Andrea Fox. Le due parti si sono scontrate anche sulla sigillatura di documenti finanziari ritenuti fondamentali per il caso.
Lo scontro sulla testimonianza chiave
La battaglia legale tra Ripple e la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense è in corso dal dicembre 2020. Dopo innumerevoli alti e bassi, il processo ha raggiunto la fase processuale nel 2024. Un punto chiave di contrasto è stata la testimonianza di Andrea Fox, con Ripple che ha sostenuto che fosse un’opinione di un esperto non richiesto, mentre la SEC l’ha considerata una prova sommaria.
Confronto supplementare
Un’altra contestazione riguarda la richiesta di sigillare alcuni documenti finanziari relativi alla mozione di giudizio e ai rimedi dell’autorità di regolamentazione. La SEC ritiene che questi dati siano cruciali per il processo, mentre Ripple ha affermato che siano ora irrilevanti a causa di cambiamenti nelle vendite di XRP.
In attesa della sentenza del giudice
Nonostante l’entrata nella fase processuale, l’esito del caso potrebbe protrarsi per anni a causa della complessità del processo. Tuttavia, alcune previsioni indicano la possibilità di un accordo da 100 milioni di dollari già quest’estate. Alcuni ritengono che la SEC sia in posizione svantaggiata a causa delle recenti vittorie di Ripple, che hanno portato a aumento di volatilità per XRP.
La causa tra Ripple e la SEC continua a evolversi, con molteplici aspetti in gioco che potrebbero influenzare il mercato delle criptovalute. Al momento, resta da vedere come si risolverà questa importante disputa legale.