Le aziende minerarie di Bitcoin stanno facendo i conti con un calo significativo nella produzione del popolare criptoasset. Stronghold Digital Mining ha riportato un calo del 47,1% nella produzione mensile di Bitcoin nel mese di maggio, estraggendo solo 82 BTC rispetto ai 155 BTC di aprile. Un calo che si è riflesso anche sul fatturato dell’azienda, sceso del 46% rispetto al mese precedente, attestandosi a 5,2 milioni di dollari.
La società ha attribuito esplicitamente questo calo al dimezzamento del Bitcoin, che ha portato a una riduzione delle ricompense dei blocchi. Il prezzo medio dell’hashish è sceso a 0,052 dollari per TH/s a maggio, rispetto agli 0,095 di aprile, e questo cambiamento è stato influenzato sia dal dimezzamento che dalla diminuzione del prezzo del Bitcoin e delle commissioni di transazione.
Anche altre aziende del settore, come Cipher Mining, Marathon Digital, SCleanspark, Riot Platforms e Bitfarms, hanno segnalato cali nella produzione di BTC a seguito del dimezzamento avvenuto il 20 aprile 2024. Nonostante i risultati in ribasso, alcune società hanno implementato strategie per mitigare il calo, come l’aumento dei blocchi minerari vinti e la diversificazione degli investimenti.
Il settore minerario di Bitcoin continua quindi a fare i conti con le sfide post-dimezzamento, ma rappresenta comunque un importante pilastro dell’ecosistema crittografico. Resta da vedere come le aziende si adatteranno a questo nuovo scenario e quali strategie adotteranno per mantenere la redditività delle loro attività di mining.