La notizia di un truffatore di criptovalute che ha restituito una parte dei fondi rubati ha scosso il mondo delle criptovalute. Dopo aver sottratto 1.155 Wrapped Bitcoin (WBTC) equivalenti a 70,5 milioni di dollari, l’aggressore ha restituito il 50% dei fondi – circa 34,7 milioni di dollari – all’indirizzo della vittima al momento della stampa.

10% di taglia

L’aggressore ha deciso di restituire una parte dei fondi dopo aver intrapreso una comunicazione con la vittima attraverso messaggi sulla catena. La vittima, dopo aver perso una quantità cospicua di fondi a causa di uno schema di phishing, ha proposto di offrire al truffatore una taglia del 10% in cambio della restituzione del restante 90% dei fondi. Questa mossa è stata motivata dal fatto che il riciclaggio dei fondi si sarebbe rivelato inutile.

In risposta, l’aggressore ha inviato una parte dei fondi rubati alla vittima e ha chiesto di essere contattato tramite un nome utente di Telegram. È stato il primo passo verso una possibile risoluzione della situazione.

Profilo dell’hacker

La società di sicurezza per le blockchain Slow Mist ha individuato che l’aggressore potrebbe essere coinvolto in altri attacchi di phishing mirati alle blockchain di Tron ed Ethereum. Le transazioni sospette e l’origine degli indirizzi IP utilizzati dall’hacker indicano un coinvolgimento in vari schemi di frode.

Con l’aggressore che si impegna a restituire una parte dei fondi e la vittima che punta a risolvere la situazione attraverso la comunicazione, la vicenda continua a evolversi. Resta da vedere se il truffatore restituirà la totalità dei fondi rubati e se saranno presi ulteriori provvedimenti contro di lui.

La storia di questo truffatore di criptovalute che ha iniziato a restituire i fondi rubati rappresenta un caso interessante all’interno del mondo delle criptovalute. È un promemoria della necessità di essere vigili e consapevoli delle minacce online, specialmente quando si tratta di gestire grandi somme di denaro digitali.