Il 19 aprile, l’IRS ha pubblicato una versione provvisoria del modulo di segnalazione 1099-DA e ha incluso in modo controverso i portafogli crittografici non ospitati tra i suoi obiettivi. Ji Kim, Chief Legal and Policy officer presso il Crypto Council for Innovation, ha commentato che l’approccio dell’IRS è “sfortunato” poiché non riconosce che i fornitori di portafogli non ospitati non hanno conoscenza delle transazioni crittografiche e delle parti coinvolte in ciascuna transazione. Shehan Chandrasekera, responsabile delle tasse presso CoinTracker, ha criticato il modulo, sostenendo che gli effetti potrebbero riversarsi sugli utenti finali, che potrebbero dover sottoporsi a verifiche KYC quando creano portafogli non ospitati o li utilizzano con servizi come le piattaforme DeFi.

Tuttavia, Chandrasekera ha dichiarato che le autorità probabilmente concentreranno i loro sforzi di applicazione sui fornitori di portafogli non ospitati anziché sugli utenti finali. I portafogli non ospitati o non custodiali non conservano i saldi crittografici con un servizio di terze parti e sono distinti dai portafogli custodiali, una categoria che include la maggior parte dei portafogli degli exchange.

Il Form 1099-DA chiede anche ai broker di fornire determinati dati on-chain, tra cui ID delle transazioni e indirizzi dei portafogli relativi a ciascuna vendita. Gli esperti hanno risposto al requisito in modi diversi. Chandrasekera ha avvertito che la raccolta e la segnalazione dei dati, in particolare degli indirizzi dei portafogli, “potrebbero comportare importanti preoccupazioni per la privacy e la sicurezza”.

Tuttavia, Jessalyn Dean, VP of Tax Information Reporting di Ledgible, ha notato un’eccezione alla regola. Ha detto che il modulo consente ai broker di non fornire indirizzi e ID delle transazioni se non applicabili. Ha definito l’eccezione “necessaria” perché i broker spesso effettuano transazioni nei loro sistemi di registrazione interni piuttosto che on-chain.

Un’altra sezione critica recita “Perdita di vendita lavaggio non ammessa”. Secondo Dean, ciò non porta le criptovalute sotto le regole del wash sale. Invece, la sezione si applica agli asset digitali attualmente soggetti alle regole del wash sale, come azioni, titoli e azioni tokenizzate.

Le regole sulla segnalazione delle intermediazioni crittografiche sono in fase di elaborazione da tempo. L’Infrastructure Act del presidente Joe Biden nel 2021 ha categorizzato alcuni servizi crittografici come broker nel 2021. Ad agosto 2023, il Tesoro e l’IRS hanno pubblicato una proposta per il 1099-DA che assomiglia in gran parte ai contenuti del modulo provvisorio odierno.

Tuttavia, il testo del modulo provvisorio indica che l’IRS non ha ancora finalizzato il modulo e che i broker non dovrebbero utilizzarlo nei loro attuali rapporti fiscali. Secondo Ledgible, c’è un periodo di commento di 60 giorni sul modulo.

L’IRS ha stabilito regole separate per gli investitori individuali in criptovalute. Il regolatore ha pubblicato un promemoria l’11 aprile secondo cui gli investitori in criptovalute dovrebbero segnalare su vari moduli, tra cui il Form 1040. Un membro di spicco dell’IRS ha anche recentemente avvertito dell’evasione fiscale tra gli investitori in criptovalute.