Il caso giudiziario contro Apple

Il 26 marzo, un giudice della California ha respinto una causa collettiva contro Apple che accusava il gigante tecnologico di imporre restrizioni sui pagamenti crittografici di terze parti.

Il giudice distrettuale Vince Chhabria ha dichiarato che la denuncia presentava “diversi problemi fatali”, tra cui accordi inadeguatamente allegati tra Apple e altri servizi di pagamento.

Ha espresso dubbi sul fatto che gli accordi abbiano limitato le transazioni crittografiche decentralizzate come affermato, sostenendo che non è chiaro che un tale accordo sarebbe illegale ai sensi del Sherman Antitrust Act.

Nel frattempo, le accuse di legittimazione antitrust sono state ritenute inadeguate perché i collegamenti tra il presunto comportamento anticoncorrenziale di Apple e il presunto danno erano speculativi. I querelanti hanno affermato di aver pagato commissioni troppo alte ad alcune app di terze parti a causa degli accordi di Apple.

Inoltre, il caso presentava problemi con la definizione del mercato rilevante perché Zelle – un’app di pagamento menzionata dai querelanti – era esclusa dalla definizione.

Il giudice ha osservato altri problemi e ha detto che un emendamento al caso è improbabile che cambi l’esito della causa. Tuttavia, il tribunale ha concesso ai querelanti 21 giorni per emendare il caso.

Il caso sarà respinto senza pregiudizio se i querelanti non apporteranno modifiche entro la scadenza.

Centralizzazione vs decentralizzazione

Inizialmente presentata nel novembre 2023, la causa affermava che PayPal Venmo, Google Pay, Cash App e Apple Cash avevano tutte accettato le linee guida del negozio di Apple, impedendo così a ciascuna app di supportare transazioni crittografiche decentralizzate.

Apple ha chiesto il respingimento della causa collettiva in febbraio. Tale richiesta ha confermato la maggior parte dei punti confermati nel respingimento attuale del giudice.

Oltre ai loro argomenti legali più ampi, la difesa di Apple ha sostenuto che le affermazioni dei querelanti erano factualmente errate, scrivendo:

“Ci sono app nello Store che facilitano transazioni [crittografiche] decentralizzate.”

La difesa ha aggiunto che una regola particolare, la Linea Guida dell’App Store 3.1.5, richiede alle app di terze parti di gestire le transazioni tramite uno scambio approvato e “non si applica, tanto meno vieta categoricamente” app che offrono transazioni crittografiche decentralizzate.

Inizialmente i querelanti hanno sostenuto che la stessa sezione mina la decentralizzazione richiedendo il coinvolgimento di scambi intermediari.