Un giudice ha stabilito martedì che Terraform Labs può mantenere il proprio studio legale durante la procedura di fallimento.
La sentenza è stata emessa dopo che la Securities and Exchange Commission aveva contestato la trattenuta di 166 milioni di dollari per gli avvocati della società fallita.
Il tribunale fallimentare ha stabilito, grazie a due dichiarazioni a sostegno della mossa della società, che lo studio legale “non rappresenta né detiene alcun interesse avverso al debitore”.
Inoltre, lo studio legale ha accettato di restituire a Terraform 48 milioni di dollari, l’importo pre-pagato per il lavoro dello studio sul caso.
L’agenzia aveva precedentemente sostenuto che “la tempistica e l’enorme ammontare di questi trasferimenti, dato il contenzioso in corso con la SEC, giustificano la necessità di procedere con cautela per proteggere i beni del debitore, che potrebbero in ultima analisi appartenere alle vittime degli investitori che la SEC sostiene siano state frodate dal debitore”.
Terraform ha presentato domanda di assunzione di Dentons come proprio legale a febbraio.
Il 27 febbraio la SEC ha sostenuto che la tempistica era “sospetta” a causa del suo contenzioso contro la società ora fallita.
La SEC e Terraform si sono affrontate in tribunale in vista di un imminente processo, discutendo a favore e contro una sentenza parziale sulle vendite di titoli denunciate dalla SEC. Il giudice Jed Rakoff si è schierato dalla parte dell’agenzia di regolamentazione, stabilendo che UST, LUNA, wLUNA e MIR “sono titoli perché sono contratti di investimento”.
L’agenzia di regolamentazione ha fatto riferimento alla perdita nella sua reazione contro la trattenuta di Dentons, affermando che 122 milioni di dollari sono stati trasferiti in un “fondo opaco” per i suoi avvocati prima di presentare istanza di fallimento.
Il processo nel caso della SEC contro Terraform Labs e il suo ex amministratore delegato Do Kwon si terrà alla fine del mese. L’agenzia ha affermato che i due hanno offerto e venduto criptovalute che la SEC ritiene essere titoli, oltre ad aver “orchestrato una frode sui titoli di asset crittografici multimiliardari” riguardante la sua stablecoin algoritmica TerraUSD.
La stablecoin è crollata nella primavera del 2022, pochi mesi prima del crollo di FTX. All’epoca ha cancellato miliardi dal mercato delle criptovalute e gli effetti a catena hanno portato al fallimento di Three Arrows Capital, Celsius e Voyager.
Terraform Labs ha presentato istanza di fallimento all’inizio di quest’anno, definendo la mossa un “passo strategico” che le avrebbe “permesso di continuare le sue operazioni e il supporto alla comunità e all’ecosistema Terra”.
L’azienda ha inoltre affermato che la bancarotta le avrebbe permesso di gestire i suoi “procedimenti legali” sia a Singapore che negli Stati Uniti.