MicroStrategy, il gigante del software di business intelligence fondato da Michael Saylor e che è anche il più grande detentore di Bitcoin, ha visto il prezzo delle sue azioni salire alle stelle nelle ultime settimane e mesi.
MSTR ha sovraperformato i principali indici del mercato azionario statunitense con un margine significativo, probabilmente grazie alla sua massiccia esposizione al Bitcoin.
MSTR supera l’S&P 500
Sono passati due mesi dall’inizio dell’anno e i mercati finanziari statunitensi stanno mostrando risultati promettenti. L’S&P 500 – forse l’indice più noto che traccia la performance delle 500 maggiori società quotate in borsa negli Stati Uniti – ha guadagnato poco più dell’8% e si colloca a un ATH superiore a 5.100.
Anche il Dow Jones Industrial Average è in rialzo del 3,6% rispetto alla chiusura di venerdì. Il Nasdaq Composite, che segue le maggiori aziende tecnologiche, è aumentato di poco più dell’1% nello stesso periodo.
Tuttavia, MicroStrategy, quotata al Nasdaq, è stata in testa ai guadagni dell’indice. MSTR ha infatti registrato un’impennata di oltre il 50% dall’inizio dell’anno e ha superato i 1.000 dollari alla fine della scorsa settimana. Di conseguenza, il titolo MicroStrategy è vicino al suo massimo storico di 1.300 dollari, registrato nel febbraio 2021.
La colpa è del Bitcoin?
Questo netto contrasto tra la performance di MicroStrategy e quella della maggior parte degli altri titoli azionari statunitensi è probabilmente legato alla più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Il gigante della business intelligence ha intrapreso una strategia finanziaria alquanto sorprendente e controversa nell’agosto del 2020, quando ha inserito il Bitcoin nel proprio bilancio.
Ha iniziato con alcuni acquisti multimilionari. L’accumulo si è intensificato nei tre anni e mezzo successivi, poiché le condizioni di mercato non hanno influito sulla politica dell’azienda. Al contrario, Saylor, che alla fine ha lasciato la carica di CEO per concentrarsi maggiormente sul Bitcoin, ha continuato a difendere l’asset anche quando è crollato da 69.000 dollari a meno di 20.000 dollari nel giro di un anno.
MicroStrategy ha continuato a comprare, e la sua scorta totale è cresciuta fino all’incredibile numero di 193.000 BTC, secondo l’ultimo aggiornamento. L’azienda ha speso poco più di 6 miliardi di dollari per acquisire questa fortuna digitale, ma il recente aumento del valore del BTC significa che MicroStrategy si trova ora su un enorme profitto non realizzato di 6 miliardi di dollari. In sostanza, la posizione in Bitcoin della società è raddoppiata in poco più di tre anni, dimostrando la potenza del dollar-cost-averaging.
Essendo la società con la maggiore esposizione diretta al Bitcoin, è lecito supporre che le sue azioni si muovano in modo simile al BTC, il che è probabilmente la ragione del recente picco pluriennale di MSTR.