Gli sviluppatori di Ethereum hanno deciso durante la loro prima riunione di All Core Devs del 2023 di rilasciare l’aggiornamento Shanghai a marzo. Ricordiamo che questo aggiornamento permetterà finalmente il prelievo di Ethereum in stake (stETH) bloccati sin dal lancio della Beacon chain.
In programma provvisoriamente per marzo 2023, l’aggiornamento Shanghai avrebbe dovuto introdurre EIP 4844 (proto-danksharding) per rendere Ethereum più scalabile attraverso la sharding per aumentare la capacità di rete, insieme a cinque altri aggiornamenti EVM.
Tuttavia, nella prima chiamata del 2023, gli sviluppatori di Ethereum hanno concordato di rimuovere Ethereum Virtual Machine Object Format (EOF) dall’aggiornamento. Ciò garantisce la priorità allo sblocco dei 15,9 milioni di ETH bloccati in stake da 496k validatori.
Marzo rimane il target provvisorio per la hard fork, poiché Shanghai cambierà solo i codici per garantire lo sblocco di ETH. Per rendere l’aggiornamento fluido ed efficiente in termini di risorse, gli sviluppatori effettueranno dei rilasci sulle reti di test pubbliche più tardi questo mese.
Gli sviluppatori di Ethereum hanno deciso di rimuovere EOF dall’aggiornamento Shanghai poiché avrebbe ritardato la hard fork di almeno un mese. EOF avrebbe introdotto un nuovo formato di contratto e reso EVM più facilmente aggiornabile.
Lo sviluppo e il test di EOF continueranno, con gli sviluppatori che lo prevedono come il prossimo aggiornamento dopo il lancio di Shanghai. Gli sviluppatori discuteranno se includerlo con il lancio del proto-danksharding tra qualche settimana.
L’abilitazione dei prelievi dallo staking di ETH 2.0 apre ovviamente a delle grosse speculazioni sul valore di Ethereum da qui a marzo 2023. Alcuni credono che questo ulteriore passo verso la modalità Proof of Staking renderà la blockchain creata da Vitalik Buterin ancora più attraente per gli investitori, aumentando quindi di valore. Secondo altri, la possibilità di prelevare i proprio ETH bloccati per molto tempo (in alcuni casi anche svariati anni), farà crollare il prezzo in quanto moltissimi staker venderanno subito i loro ETH.
Nonostante la grande quantità di ETH in stake, un recente rapporto suggerisce che solo il 20% dei 15,9 milioni ETH in stake valgono oggi di più rispetto a quando sono state messe in staking. Questo significa che l’80% degli ETH in stake sono attualmente un investimento in perdita, di conseguenza non avrebbe senso vendere in massa in questo momento che il valore di Ethereum è piuttosto basso rispetto agli ultimi anni.