La banca centrale ucraina (NBU) ha annunciato ufficialmente giovedì 21 aprile 2022 una serie di restrizioni alle operazioni transfrontaliere, vietando ai cittadini di acquistare criptovalute come Bitcoin (BTC) con la valuta fiat nazionale, la grivna (UAH). Gli ucraini possono ora acquistare criptovalute solo con valuta estera (se ce l’hanno), con acquisti mensili totali limitati a 100.000 UAH, ovvero circa 3 mila euro. Il relativo limite si applica anche alle transazioni internazionali peer-to-peer.

Secondo l’annuncio, la NBU ha considerato gli acquisti di criptovalute come transazioni in contanti insieme a operazioni come depositi di portafogli elettronici, transazioni in valuta estera e Traveler’s Check. Adottando restrizioni su tali transazioni, la banca centrale mira a prevenire il “deflusso improduttivo di capitali” dal paese in seguito alla legge marziale.

La banca centrale ha ammesso che la necessità di transazioni internazionali è enormemente aumentata negli ultimi mesi, con milioni di cittadini costretti a lasciare l’Ucraina. Tuttavia, la NBU non può permettersi “deflussi di capitali improduttivi”, che includono l’investimento in criptovalute, osserva l’annuncio. Sarebbe corretto notare che l’aumento delle transazione internazionali è dovuto al fatto che, attualmente, milioni di ucraini hanno abbandonato il loro paese per cercare rifugio in Europa. Ponendo un limite all’esportazione del denaro all’estero, non è chiaro come questi profughi potranno mantenersi.

“I cambiamenti rilevanti aiuteranno a migliorare il mercato dei cambi, che è un prerequisito necessario per allentare le restrizioni in futuro, oltre a ridurre la pressione sulle riserve internazionali dell’Ucraina. Gli acquisti di criptovalute vengono effettuati principalmente per aggirare le attuali restrizioni della Banca nazionale, in particolare per investire all’estero, vietato dalla legge marziale. Pertanto, le operazioni rilevanti dovrebbero essere interpretate come portatrici di deflussi di capitali improduttivi”.

Alcune banche ucraine hanno già adottato tali restrizioni, secondo diverse fonti. PrivatBank, la più grande banca commerciale in Ucraina, ha vietato ai suoi clienti di acquistare BTC pagando con UAH da metà marzo.

Queste restrizioni lasciano perplessi considerando che il governo ucraino ha lavorato attivamente per legalizzare le criptovalute negli ultimi mesi. A marzo, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha firmato una legge per stabilire un quadro giuridico affinché il paese gestisca un mercato regolamentato delle criptovalute. Ricordiamo anche come le criptovalute siano state il principale mezzo utilizzato a marzo dal governo ucraino per ricevere donazioni da parte dei suoi sostenitori in tutto il mondo.

Sicuramente questo provvedimento può sembrare in contrasto con quanto fatto dal governo ucraino in questi mesi, ma bisogna notare che la banca centrale ucraina ha indicato che le restrizioni sono collegate alla legge marziale emanata dal presidente Zelenskyy. Di conseguenza, nel momento in cui la situazione di emergenza terminerà, le restrizioni stesse dovrebbero cadere.