Nella giornata di oggi, venerdì 15 aprile 2022, il quotidiano russo Kommersant ha riportato che il ministero delle Finanze russo è vicino a finalizzare il progetto di legge sui regolamenti sulle criptovalute e intende legalizzare Bitcoin come mezzo di pagamento.
Il disegno di legge tocca anche le attività di mining e potrebbe dare all’industria locale la chiarezza tanto invocata di miner, molto diffusi nel paese. Secondo il documento analizzato, il mining sarà legale e i miner avranno accesso a condizioni speciali per quanto riguarda i costi dell’elettricità. Il mining sarà permesso solo a società russe.
Secondo il disegno di legge visto in anteprima da Kommersant, le criptovalute diventeranno un metodo di pagamento riconosciuto dalla Federazione Russa. Bitcoin e altre crypto potranno essere utilizzate per effettuare acquisti nei negozi, anche se ufficialmente solo il Rublo sarà considerato la moneta ufficiale russa.
Tuttavia, non tutte le criptovalute saranno considerate “legali”, ma solo quelle che non hanno a capo nessuna organizzazione. Il regolatore russo vuole evitare di diffondere nel paese un mezzo di pagamento controllabile da un’entità esterna allo stato. Questo significa che sarà possibile pagare ad esempio con Bitcoin (BTC), ma non con stablecoin come Tether (USDT).
Tutti iI trader saranno identificati
Anche il trading crypto verrà regolamentato. Al momento è già possibile fare compravendita di criptovalute all’interno della Federazione Russa e molti exchange sono già presenti, ad esempio Binance, ma finora il trading non era ufficialmente permesso, quanto piuttosto “tollerato” in quanto nessuna legge lo vietava.
Il disegno di legge porrà anche restrizioni su chi può registrarsi come exchange o operatore di piattaforma di trading digitale. Il primo avrà un requisito minimo normativo di 30 milioni di rubli, mentre il secondo dovrà mostrare 100 milioni di rubli prima di poter ricevere l’approvazione per operare in Russia. Le società che operano nel settore delle criptovalute dovranno anche presentare dichiarazioni e annunci normativi, proprio come fanno le istituzioni finanziarie tradizionali. Inoltre, qualsiasi entità straniera che desideri operare in Russia dovrà creare una sede dedicata nel paese. Soltanto gli exchange approvati dal governo potranno operare in Russia.
La regolamentazione intende anche portare grosse restrizioni verso l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. Gli operatori dovranno essere inseriti in un registro specializzato, definito come entità AML/CFT, e le loro attività saranno autorizzate e controllate da un organismo dedicato, che sarà determinato dal governo russo. Dovranno anche mantenere i registri dei proprietari di valute digitali, nonché memorizzare tutte le informazioni giornaliere sul trading. L’avvocato Mikhail Uspensky considera i requisiti per gli operatori troppo impattanti, prevedendo che solo le più grandi istituzioni finanziarie del paese saranno in grado di soddisfarla.
“Sarà impossibile vendere o acquistare criptovalute senza essere identificati. I trader saranno in grado di depositare e prelevare valute legali come il rublo solo tramite banche usando un conto bancario”.
Andrey Tugarin, GMT Legal