Secondo molti analisti, il 2022 potrebbe essere l’anno della GameFi. Questo nuovo filone del mondo crypto, che unisce i videogiochi alla finanza decentralizzata, ha iniziato a diffondersi nel 2021 principalmente con Axie Infinity.
Da quel momento, abbiamo visto molti giochi nascere in questo campo, ma finora pochi hanno dimostrato di avere basi solide per potersi creare una vera fanbase di giocatori appassionati. La maggioranza sembrano giochi tutto sommato poco divertenti, giocati soltanto da chi punta ad ottenere un rapido profitto grazie alla modalità adottata, ovvero la play to earn.
Nel caso di Planet Wars, invece, il team di sviluppo sembra voler puntare a creare un gioco realmente divertente per i propri giocatori, con in aggiunta l’ovvio vantaggio del play to earn. Per queste ragioni, preferiamo dedicare la prima parte di questo approfondimento su Planet Wars concentrandoci proprio sul gioco in se stesso. Nel paragrafo successivo, invece, andremo ad esaminare i ben 3 diversi token utilizzati dal gioco, al fine di capire quali potrebbero rivelarsi un buon investimento.
Cos’é Planet Wars?
Planet wars è un gioco di battaglia spaziale Play-to-earn basato sulla BNB Smart Chain che utilizza sia gli NFT che 3 token di gioco, chiamati GOLD, HYDRO e IRON.
Nella galassia di Planet Wars esistono soltanto 1123 pianeti. Ogni pianeta è un NFT ed è acquistabile seguendo una logica di prezzo crescente: il primo pianeta è stato venduto per 0.5 BNB ed il prezzo cresce di 0.005 BNB ogni pianeta mintato. L’ultimo pianeta, il numero 1123, costerà quindi 6.11 BNB. Attualmente oltre 300 pianeti sono già stati acquistati e il prezzo corrente è poco più di 2 BNB.
I pianeti non sono tutti uguali. Ogni pianeta ha caratteristiche e bonus diversi che possono influenzare l’andamento del gioco. A loro volta, i pianeti hanno dei satelliti. Nell’universo di Planet Wars, avere il controllo su almeno un pianeta
è fondamentale. Grazie ai pianeti è possibile attivare il farming di risorse che servono per costruire e muovere le navicelle spaziali. L’utilizzo delle navicelle è la parte più divertente del gioco: sarà possibile combattere contro altri giocatori difendendo il proprio pianeta o invadendone un altro, allo scopo di rubare le risorse presenti. Chi non possederà uno dei 1123 pianeti disponibili potrà comunque avere una navicella e appoggiarsi sui pianeti degli altri utenti. In cambio, i proprietari dei pianeti guadagneranno delle commissioni sui premi vinti dalle navicelle allocate sul pianeta.
I pianeti non saranno gli unici NFT presenti in Planet Wars: anche le navicelle, di cui abbiamo appena parlato, saranno infatti degli NFT, mintabili grazie alle risorse collegate ai 3 token di gioco GOLD, HYDRO e IRON che possono essere acquistati oppure farmati tramite i pianeti.
Le opzioni di personalizzazione non si limitano a quanto descritto in precedenza. Le caratteristiche dei pianeti sono influenzate da tantissimi fattori quali ad esempio la temperatura e l’abitabilità che daranno vari bonus offensivi o difensivi. Ogni pianeta sarà assegnato ad una delle 3 civiltà presenti nel gioco e, anche in questo caso, si riceveranno dei bonus differenti in base alla civiltà abitante il pianeta.
I 3 Token di Planet Wars
Come detto in precedenza, Planet Wars utilizza 3 token diversi con caratteristiche diverse. Questa è la parte che potrebbe interessare maggiormente gli speculatori, che potrebbero scegliere di acquistare parte di questi token soltanto allo scopo di vederne aumentare il valore in futuro.
Il token GOLD (PWG)
GOLD (chiamato ufficialmente PW-Gold su PancakeSwap e CoinMarketCap) è la risorsa utilizzata come moneta di scambio di tutto l’ecosistema Planet Wars e come mezzo di pagamento per i minting degli NFT di battaglia e struttura. GOLD fungerà inoltre da community/voting token per la DAO di Planet Wars mediante la quale saranno votati eventuali cambi di regole del gameplay proposti dalla community. GOLD è una risorsa a supply limitata con tetto massimo di 100 milioni, e ha una curva di emissione a scarsità crescente e progressiva che porterà l’ultima frazione di PW-GOLD ad essere emessa verso il 2050. Di questi 100 milioni, 25 sono già in circolazione e così suddivisi: in parte in mano agli investitori, in parte nella liquidity pool di PancakeSwap, in parte bruciati dopo un’operazione di burn token e, infine, una parte in mano al team per finanziare la crescita e lo sviluppo del gioco. I restanti 75 milioni, invece, potranno essere recuperati nel gioco tramite il farming di cui abbiamo parlato nel paragrafo precedente.
E’ abbastanza chiaro che, almeno in questa fase iniziale di progetto, il token PW-GOLD è sicuramente il più interessante da possedere in ottica speculativa. Il suo valore attuale è poco meno di 10 centesimi di dollaro. Un prezzo bassissimo considerando la sua fornitura massima. Se Planet Wars dovesse affermarsi a livello globale, il valore di PW-GOLD sarebbe destinato a numeri esponenzialmente più alti. A titolo d’esempio, il token AXS del sopracitato Axie Infinity ha un valore di 50$ di fronte ad una supply che è circa il triplo di Planet Wars. Se quest’ultimo raggiungesse la stessa capitalizazione di Axie, 1 PW-GOLD varrebbe circa 150$.
Il codice contratto BSC di Gold (PWG) è 0x1e70f310c902edff4F6176142831b02dc68564d5. Basterà aggiungerlo in PancakeSwap per potersi collegare alla liquidity pool di PWG (il nome abbreviato del token) e acquistarlo o venderlo.
I Token HYDRO e IRON
Capitolo a parte (e unico) per HYDRO e IRON perchè, sebbene fondamentali per il gioco, sono un gradino sotto dal punto di vista speculativo. HYDRO corrisponde all’idrogeno che servirà per viaggiare all’interno di Planet Wars. In sostanza, per poter spostare le navicelle all’interno della galassia, sarà necessario utilizzare dell’idrogeno, pagando con il token HYDRO. Questo token non ha una supply massima e sarà sempre possibile estrarlo dai pianeti tramite il farming. Il suo prezzo sarà sicuramente inferiore a GOLD, ma resta difficile prevedere quanto potrà costare. Molto dipenderà da quanto Planet Wars sarà giocato.
Similmente a HYDRO, IRON è un token a supply illimitata che sarà estraibile tramite il farming sui pianeti del gioco. Il suo utilizzo sarà quello di costruire navicelle e oggetti da installare sui pianeti, come ad esempio le strutture difensive per respingere tentati assalti da parte delle navicelle nemiche.
Il futuro di Planet Wars
Abbiamo provato a dare una prima introduzione su questo progetto nuovo ed interessante, ma essendo un gioco vero e proprio, le informazioni sono tantissime. Non abbiamo approfondito le regole del gioco, il farming, le strutture di difesa dei pianeti, le civiltà e tanti altri argomenti che eventualmente approfondiremo in futuro.
La roadmap del progetto è abbastanza recente, ma è sempre stata rispettata dal team. A breve dovrebbe essere possibile il trading di navicelle, seguito nei mesi successivi da altre funzionalità come il farming e i satelliti. La data più importante da segnarsi sul calendario è sicuramente il Q4 2022 in cui verrà rilasciato ufficialmente il gioco vero e proprio, in versione beta.
Andando all’indirizzo planetwars.io troviamo 2 bottoni che rimandano direttamente all’acquisto dei token presso PancakeSwap, o alla dApp di Planet Wars che attualmente però permette solo di visualizzare le risorse possedute e di acquistare i pianeti.
Il progetto non è anonimo. Planet Wars è realizzato dalla software house Scaling Parrots che da 4 anni si occupa di sviluppo e consulenza in ambito crypto e blockchain. I membri del progetto sono liberamente visualizzabili sulla pagina LinkedIn ufficiale della società.
Planet Wars è un gioco molto interessante, che in parte richiama giochi del passato che attiravano milioni di giocatori in tutto il mondo. Se riuscirà a catturare anche solo una fetta di quel pubblico, il successo sarà assicurato.