Esattamente un mese fa abbiamo parlato di QANplatform (QANX), la prima blockchain resistente ad eventuali attacchi eseguiti da computer quantistici. Mentre gli sviluppi di QANX proseguono secondo i piani (il 17/1 è stata rilasciata la testnet), è da poco disponibile su Gate.io una nuova criptovaluta, CELL, pronta a fare concorrenza proprio a QANX.
CELL è infatti legata alla blockchain Cellframe che punta anch’essa a realizzare una rete quantum resistant. Sebbene i due progetti abbiano comunque delle differenze realizzative, è probabile che in futuro si parlerà di loro principalmente per la loro alta sicurezza che renderà innocua la minaccia dei computer quantistici nei confronti del mondo crypto.
Attualmente CELL ha un marketcap molto più basso rispetto a QANX (25 milioni di dollari vs 200 milioni) e in generale è meno conosciuta anche dagli addetti ai lavori. Eppure il lancio della sua mainnet è previsto per marzo 2022, a differenza di QANplatform che prevede di rilasciare in estate.
Cos’é Cellframe?
Cellframe è una rete blockchain orientata ai servizi protetta dalla crittografia post-quantistica. Il progetto è stato creato da zero senza utilizzare codice di terze parti e quindi è più sicuro in quanto non ha buchi di librerie di uso comune come SSL. Tutti gli elementi di base della rete sono costruiti in semplice C. I collegamenti Python verranno utilizzati da sviluppatori e altri utenti SDK che possono sfruttare la comodità di Python e l’efficacia del codice C.
La struttura del protocollo è concettualizzata come un livello zero per blockchain e sistemi distribuiti e può risolvere diverse sfide esistenti, tra cui scalabilità, sicurezza e flessibilità. Cellframe è in grado di fornire modifiche per risolvere qualsiasi futuro problema blockchain senza influire negativamente sulla scalabilità o sulle prestazioni.
Cellframe riesce ad offrire una grossa scalabilità utilizzando la tecnologia di sharding a due livelli quando invece di una catena di blocchi o eventi, ci sono molte catene organizzate secondo regole diverse. Il codice blockchain è scritto in C. La particolarità di questo linguaggio è l’elevata velocità di risposta dell’applicazione e il basso carico su CPU e RAM. Tutto ciò rende la piattaforma più accessibile perché il nodo può essere eseguito su hardware debole.
Un consenso basato su PoW sulla blockchain principale garantisce l’equità della ricompensa del nodo e rende più difficili da eseguire gli attacchi basati sull’hashrate. Cellframe utilizza anche una funzione di hashing resistente agli ASIC, in modo che tutti possano utilizzare le proprie risorse CPU e GPU per partecipare al processo di mining.
La scelta di usare una modalità Proof-of-work è quello che sicuramente differenzia CELL da quasi tutte le nuove blockchain che invece utilizzano la Proof-of-stake. Questa scelta non deve però confondere: il PoW sarà utilizzato solo per confermare le transazioni e permettere ai miner di guadagnare le commissioni associate. Non servirà minare nuove monete, in quanto la supply è di soltanto 30 milioni di CELL, già tutti distribuiti nella rete.
L’architettura di Cellframe si basa sullo sharding a doppio strato. Il primo livello (il livello eterogeneo) può lanciare sottocatene e token personalizzabili. Nel secondo strato (lo strato omogeneo), le sottocatene sono organizzate in celle. Il piano è quello di costruire un ecosistema di servizi in cui ogni dApp può scambiare informazioni con altre dApp in un modo p2p senza soluzione di continuità grazie alle solide funzionalità di interoperabilità del progetto.
Cellframe é un progetto ancora molto acerbo, listato solo su Gate.io e non ancora particolarmente popolare. Tuttavia, nella lista dei suoi investitori troviamo Spark Digital Capital, 3Commas, Prometeus Labs, Kairon Labs, Ape Capital, Exnetwork Capital, MoonWhale, CSPDAO, BlackDragon.