Le principali società di mining di Bitcoin e i produttori dei miner stessi, stanno aumentando i loro investimenti nel mining di Ethereum nonostante l’imminente passaggio della rete al proof-of-stake.
Le società di mining di Bitcoin Hut 8 e Hive stanno aumentando le loro capacità per estrarre la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Nel frattempo, i produttori di miner come Bitmain e Innosilicon hanno annunciato che rilasceranno nuove macchine per il mining di ethereum entro la fine dell’anno.
Questo investimento può sembrare strano, dato che si prevede che il sistema Ethereum migrerà da proof-of-work (POW) a proof-of-stake (POS) all’inizio del 2022 e il mining POS non richiede l’utilizzo di macchine per il mining. Se fra pochi mesi Ethereum passerà effettivamente al sistema PoS, tutti questi nuovi miner si riveleranno totalmente inutili. È possibile che i più grandi professionisti del settore stiano investendo milioni di dollari in qualcosa che a breve non funzionerà più?
“Ci è stato detto che il mining sarebbe terminato quattro anni fa ed è ancora in corso”, ha affermato Mark D’Aria, CEO di Bitpro, una società di consulenza con sede a New York con un focus sull’intermediazione e la gestione dell’hardware di mining di Ethereum. “È sempre stato un approccio attendista: le cose tendono a richiedere più tempo di quanto tutti si aspettano”.
Mentre il London fork della scorsa settimana ha portato la rete un passo più vicino a Ethereum 2.0, gli aggiornamenti significativi durante i sei anni di storia di Ethereum hanno raccolto molteplici ritardi.
Ad esempio, il Costantinopole fork, che è stato un passo fondamentale verso Ethereum 2.0, era originariamente previsto per il lancio già a luglio 2018. Tuttavia, un bug nel suo codice ha ritardato la sua distribuzione fino a febbraio 2019, creando ulteriori ritardi per la migrazione.
La motivazione di questi ingenti investimenti sembra quindi chiara: i miner non credono che Ethereum 2.0 verrà realmente rilasciato sulla mainnet così a breve come Vitalik Buterin ha sempre lasciato intendere.
Considerando che al momento non è ancora stata fissata una data ufficiale per il passaggio della blockchain di Ethereum alla Proof of Stake, il dubbio che attanaglia gli investitori è il seguente: Bitmain, Hive e tutti i grossi attori della scena mining, stanno giocando d’azzardo scommettendo sull’ennesimo ritardo di ETH 2.0, oppure sanno qualcosa di più di quello che traspare dalle poche comunicazioni ufficiali?