Come richiesto nelle settimane scorse da tanti investitori, fra tutti Mark Cuban, la Securities and Exchange Commission (SEC) ha messo sotto la lente d’ingrandimento la finanza decentralizzata.

Come riporta il Financial Times, nei giorni scorsi è stato organizzato un incontro al quale hanno partecipato i principali regolatori americani, la SEC e la CFTC e i rappresentanti dei più importanti exchange DeFi, fra i quali Uniswap e dYdX. L’incontro è stato organizzato dal International Organization of Securities Commissions (IOSCO), parliamo quindi di un’eventuale regolamentazione su scala globale dato che lo IOSCO collabora con tutti i paesi del G-20.

Negli Stati Uniti, il commissario della CFTC Dan Berkovitz ha suggerito che molte app DeFi potrebbero essere illegali e il presidente della SEC Gary Gensler ha individuato nella finanza decentralizzata una serie di nuove sfide per investitori e regolatori. “Stanno accadendo così tante cose così rapidamente che i regolatori non possono rispondere, in pratica”, ha affermato Lewis Cohen, partner di DLx Law, uno studio legale di criptovalute.

Mentre i rappresentanti dei progetti DeFi hanno affermato che avrebbero accolto con favore una guida più chiara da parte delle autorità di regolamentazione, una maggiore supervisione potrebbe rappresentare una minaccia esistenziale per il settore in crescita, che ha l’ambizione di creare un sistema finanziario completamente nuovo. Tuttavia, i regolatori non sembrano inclini ad approvare dei sistemi di finanza dove non esiste un controllo e un’identificazione degli utenti.

I fondatori di alcuni dei più grandi progetti, come Uniswap, hanno iniziato a introdurre sistemi di governance che mirano a diffondere la responsabilità delle app tra i loro utenti, piuttosto che con un’autorità centrale. Diversi progetti hanno anche distribuito token che sono aumentati di valore nell’ultimo anno, sollevando preoccupazioni sul fatto che i regolatori possano classificarli come titoli e introdurre una maggiore supervisione. Una prima bozza prodotta dalla SEC sembrerebbe includere gli exchange decentralizzati nelle società considerate fornitori di asset virtuali.

I rappresentanti dei progetti DeFi hanno protestato contro le misure, che potrebbero costringere le app DeFi a iniziare a implementare regole di identificazione del cliente (KYC) simili a quelle richieste alle banche. Una decisione sulla questione è attesa entro ottobre 2021.

Berkovitz, il commissario della CFTC, ritiene che i sistemi utilizzati dai progetti DeFi violino il Commodities Exchange Act, che richiede che i contratti futures vengano negoziati attraverso organismi regolamentati.

“Sono totalmente disponibile ad avere determinate applicazioni che possono essere eseguite in modo più efficiente senza intermediari, ma gli intermediari per molti aspetti svolgono una funzione importante e possiamo ritenerli responsabili”.

Mark Berkovits, commissario della CFTC

Bisogna ammettere che, trattandosi di finanza decentralizzata, sarebbe tecnicamente impossibile per qualsiasi organismo statale bloccare questi progetti, non è quindi chiaro fin dove potrebbero spingersi i regolatori.

Secondo le stime pubblicate da DeFi Pulse, lo scorso anno il patrimonio totale impegnato come garanzia nelle applicazioni DeFi è aumentato vertiginosamente, passando da meno di 2 miliardi di dollari a più di 50 miliardi di dollari.